Il world wide tokio hotel day è stata una giornata in cui le fan di tutto il mondo si sono riunite nelle loro città, per dimostrare il loro amore per la band, per conoscersi e cantare le canzoni vecchie e nuove emozionandosi insieme. Io sono di Milano e ho partecipato all’incontro della mia città; il pomeriggio è iniziato con l’appuntamento alla stazione di Cadorna in cui le organizzatrici hanno saputo farsi notare con una bandiera italiana ‘dedicata’ alla band. Eravamo in tante, più o meno un centinaio, con gli occhi dei passanti puntati addosso in maniera confusa; abbiamo raggiunto il Parco Sempione, distante pochi minuti dal punto del ritrovo, camminando per le strade, attirando l’attenzione, cantando a squarciagola alcuni ritornelli che ci hanno dato la carica. E’ stato emozionante vedere così tante ragazze, sconosciute fino a quel momento, stare insieme in maniera così naturale, legate da una passione che ha cambiato la loro vita nel giro di qualche anno. Camminando in mezzo a loro sentivo la forza, il calore e l’energia che solo un gruppo di fan riesce a trasmettere, col solo fatto di stare insieme, una accanto all’altra.
Arrivate al parco ci siamo sedute su una collinetta, circondate da persone intente a capire CHI eravamo e soprattutto COSA stavamo facendo lì.
La fan action prevedeva tre canzoni che dovevamo interpretare al meglio di noi stesse, in coro, mentre una delle organizzatrici ci riprendeva con una videocamera; abbiamo cominciato con la canzone che, a parer mio, rappresenta l’inizio, il punto da cui tutto ha preso forma; la canzone che ha reso celebri i nostri quattro ragazzi, nell’estate del 2007: ‘monsoon’. Abbiamo scelto di cantare le strofe in inglese, e il ritornello in tedesco; insomma in inglesco, come l’ha definito una delle organizzatrici !
Oramai il parco era nostro, cento voci avevano attirato l’attenzione di chiunque per caso passava di lì; mi sentivo importante, sentivo che in quel momento eravamo una persona sola, lì per rappresentare una band che ci ha dato e continua a darci tanto, giorno dopo giorno.
Dopo ‘monsoon’ è seguita ‘dogs unleashed’; quanta energia, quanta forza racchiusa in quella canzone. Guardandoci da lontano si notava un insieme di mani confuso, che ondeggiavano di qua e di là a ritmo di musica; dopo poco, sono partite le prime note di ‘hey you’ che è stata veramente un successo, è certamente la canzone che tra le tre mi ha coinvolta di più.
Il tempo passava, ma non per noi; ci sentivamo a casa, in famiglia. Perché in realtà è così, siamo una famiglia, una grande e calorosa famiglia.
La seconda parte della giornata prevedeva che, con i nostri corpi, creassimo il logo della band sedute sull’erba; è stato impegnativo, questo va detto. Non è stato certamente semplice organizzare un gruppo così numeroso, ma come tutto del resto, è riuscito e direi anche con buoni risultati. La parte finale invece, quella che ci stava particolarmente a cuore, era la collaborazione nei confronti del Giappone; ognuna di noi aveva stampato e portato con sé un’immagine che rappresentava il logo della band con un invito speciale ossia quello di restare uniti con il Giappone e per il Giappone.
Abbiamo voluto far sentire la nostra vicinanza modificando il testo di una canzone e trasformandolo in ‘ready, set, go it’s time to Japan!’; cantando, abbiamo alzato i nostri volantini stampati mostrandoli alla camera.
Che dire? Come primo street team è stata un’esperienza indimenticabile; sono convinta che non ci sia cosa migliore al mondo che una fan, o meglio un gruppo di fan. Là in mezzo tutto appariva diverso, in una dimensione nuova; è stata una giornata importante, per tutte come.
E’ stato come se da ogni parte del mondo fosse partito un coro, sempre più forte, sempre più intenso, che con anima e corpo abbia voluto raggiungere la band e gridare a squarciagola:
‘NOI CI SIAMO, SEMPRE.’