Taciturno e riservato, il batterista dei Tokio Hotel Gustav Schafer non lascia trasparire molto di sé in quanto a gusti e passioni.
Ma si sa, spesso le persone dall’apparenza schiva si rivelano più interessanti del previsto e tale discorso vale anche per lui, che durante l’ultima visita della band in Giappone non ha esitato a raccontare la storia legata a due dei suoi tatuaggi. Questa “chicca” ci viene svelata nell’ultima newsletter dell’Universal Music Japan, dove è stato riportato che sul polpaccio destro di Gustav vi è il testo di una canzone di Trent Reznor dei Nine Inch Nails, mentre sul fronte è tatuata la visione del mondo che esprime il concetto di vita e di morte presente in quest’ultima.
Risolto il mistero dei primi tattoo, non ci resta che sperare in qualche altra intervista “fortunata” dove potremo scoprire qualche curiosità sul nostro amato Gustav.
fansblog.it
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UPDATE: ecco la newsletter
Penso che nessun altro Paese ami e sostenga Gustav come il Giappone. Permettetemi di mostrarvi le foto che ho fatto al tatuaggio sulla sua gamba destra, che Gustav mi ha mostrato durante il loro ultimo giorno di permanenza a Tokyo! Il tema è la canzone prodotta da Trent Reznor dei Nine Inch Nails, di cui Johnny Cash, leggenda del country Americano, ha fatto una cover. [Il pezzo si intitola "Hurt"]
Sul polpaccio ci sono le parole, mentre sullo stinco è tatuata la prospettiva del mondo che esprime il concetto di "vita e morte" della canzone. Pare che Gustav abbia un tatuatore preferito. Gustav sembra un uomo per bene, ma in realtà ha il rock dentro.
Sul polpaccio ci sono le parole, mentre sullo stinco è tatuata la prospettiva del mondo che esprime il concetto di "vita e morte" della canzone. Pare che Gustav abbia un tatuatore preferito. Gustav sembra un uomo per bene, ma in realtà ha il rock dentro.
Fonte
Trad.: Nykaa
Trad.: Nykaa
Ecco il testo del tatuaggio:
"What have I become?
My sweetest friend
everyone I know
goes away in the end.
And you could have it all
my Empire of dirt.
I will let you down.
I will make you hurt.
If I could start again
a million miles away
I would keep myself
I would find a way."
