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DrumHeads!! - Intervista con Gustav Schäfer (2010)

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Nykaa

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Alien
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Frugando fra le mie vecchie traduzioni ho scovato questa intervista a Gustav molto carina, e siccome non capitano spesso interviste tutte dedicate a lui, ho pensato di postarla anche se è tutt'altro che recente. Spero vi faccia piacere!

Al Top - Intervista con Gustav Schäfer
DrumHeads!! #1/2010


DrumHeads!! - Intervista con Gustav Schäfer (2010) 1d1cd361646352 DrumHeads!! - Intervista con Gustav Schäfer (2010) E8c1a861646356 DrumHeads!! - Intervista con Gustav Schäfer (2010) Fe322d61646360

Per via della loro giovane età, molti cosiddetti specialisti del settore non avevano preso seriamente il successo dei Tokio Hotel. Ora, quattro anni più tardi, la band tiene dei tour in tutto il mondo e batte un record dopo l'altro. Anzichè di pettegolezzi, Gustav preferisce parlare di com'è essere il batterista della band N°1 della Germania.

SCHEDA
Nato il: 8 Settembre 1988 a Magdeburgo
Vive in: Hotel del mondo
Suona la batteria: dal 1993
Prima batteria: Thunder rossa nel 1994, regalatagli dai genitori
Modelli: Lars Ulrich, Erik Kretz, Danny Carey
Hobby: quando non è in tour, andare in bicicletta
CD preferito: Al momento "Trust Us" di Motorpsycho

DRUMHEADS!! - Hai dovuto affrontare le gelide acque dello spettacolo ancora molto giovane. Riesci a riscontrare un miglioramento della tua sicurezza nel suonare la batteria?
GUSTAV - Credo che non sarò mai del tutto sicuro. Sono sempre nervoso prima di un concerto e a volte commetto degli errori durante le performance. Ma persino dei grandi come Chad Smith o Danny Carey sbagliano a volte, è normale. Chiunque sia in grado di stare davanti a 13.000 persone senza essere nervoso o suonando in maniera impeccabile non è un vero batterista secondo me.

DRUMHEADS!! - Cosa rappresenta per te suonare la batteria ed essere il musicista che siede nelle retrovie?
GUSTAV - Trovo fantastico il poter agire in secondo piano e che la maggior parte della gente non abbia la minima idea di quanto responsabilità pesi sulle spalle di un batterista. Certo, questo è vero anche per tutti gli altri musicisti presenti sul palco, ma se manca la batteria la canzone è completamente fott*ta. Una volta mi è stato detto che il batterista è per la band come il meccanismo interno di un orologio. Lui solo scandisce il ritmo e tutti devono ascoltare il suo attacco.

DRUMHEADS!! - Dal tuo punto di vista di batterista, qual è la cosa più importante in un concerto dei Tokio Hotel? Di cosa ti devi occupare?
GUSTAV - Devo innanzitutto condurre le canzoni, ed è quello che faccio! Talvolta le suono in modo differente rispetto alla versione su CD e soprattutto con il nostro nuovo album ci sarà molta differenza perchè abbiamo anche programmato diversi ritmi. Ma del resto è come per qualsiasi altra band: il batterista siede dietro agli altri e si gode lo spettacolo.

DRUMHEADS!! - Qual è la canzone che preferisci suonare sul palco?
GUSTAV - Non è sempre la stessa, cambia spesso. Io amo particolarmente i ritmi martellanti. Ora ad esempio amo suonare "Komm" o la versione inglese "Noise", ma anche "Für immer jetzt" o "Forever Now". Sono canzoni molto piacevoli da suonare ed hanno una certa pressione sul palco.

DRUMHEADS!! - Quali abilità nel suonare la batteria vorresti migliorare e come lo fai?
GUSTAV - Purtroppo con tutti i viaggi che facciamo c'è poco tempo per gli esercizi che mi riprometto sempre di fare. Al momento il mio punto debole sono i fill veloci. Continuo a battere su quegli affari senza riuscire a fare dei doppi. Ma in fondo suona anche meglio così! Beh, credo che andrò avanti a farli modo mio, dopotutto fin'ora non si è ancora lamentato nessuno.

DRUMHEADS!! - Quanto tempo dedichi all'esercizio quando riesci farlo tra tutte le interviste e le sessioni di autografi?
GUSTAV - Ogni volta che entro in studio per esercitarmi non è mai per meno di quattro o cinque ore con qualche breve intervallo. Però poi alla fine sono esausto.

DRUMHEADS!! - Cosa è cambiato per te durante la registrazione del nuovo album rispetto a quelli precedenti?
GUSTAV - Per "Humanoid" ho registrato anche delle parti con un set elettronico, quei marchingegni sono incredibili. Per me l'aggiunta di queste tecnologie è stata un'esperienza del tutto nuova. Anche durante i live userò alcuni di questi e-pads.

DRUMHEADS!! - Quali difficoltà hai dovuto superare durante le fasi di registrazione?
GUSTAV - A volte c'è davvero da disperarsi: vorrei sempre mettere tutto in una canzone e mi accorgo che è troppo guardando le facce dei nostri produttori e della band. E me ne accorgo anche quando ascolto il provino, e allora mi siedo alla batteria pensando "Qualcosa di meno a volte è qualcosa in più, razza di stupido!"

DRUMHEADS!! - Riusciresti ad immaginare di non toccare più una bacchetta, se un giorno i Tokio Hotel dovessero sciogliersi?
GUSTAV - Assolutamente no! Ho iniziato a suonare la batteria quando avevo quattro, cinque anni. In prima elementare mi sono interessato a diverse cose, ma la vera passione era rimasta solo quella per la batteria. Mio padre è sempre stato molto attento a questo e quando un giorno abbiamo guardato un concerto dei Genesis e io vidi le folle di gente, lui mi disse: "Esercitati Gustav, esercitati esercitati, se vuoi arrivare lì." Quel consiglio deve aver dato i suoi frutti.


Traduzione: Nykaa

http://emilykayitalia.wordpress.com

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